Germano Celant è morto all’età di 80 anni a causa di complicazioni causate dal coronavirus.
MILANO – Lutto nel mondo dell’arte. E’ morto all’età di 80 anni Germano Celant, il padre dell’arte povera che proprio nei giorni scorsi era stato trovato positivo al coronavirus. Il Covid-19 è stato fatale per il critico e curatore che si è spento a Milano.
Una scomparsa che lascia un vuoto incolmabile in questo settore e nelle prossime settimane saranno diverse le persone che lo ricorderanno. E non sono escluse manifestazioni per omaggiare uno dei critici più famosi in tutto il mondo.
Chi era Germano Celant
Difficile definire Germano Celant. Nato come critico, in pochi anni è diventato una vera e propria icona dell’arte in particolare di quella povera. Nella sua lunga carriera è riuscito a diffondere il Made in Italy in tutto il mondo, ricoprendo anche il ruolo di direttore della Biennale di Venezia nel 1997.
Vestito sempre di nero in più di un’occasione ha detto di non aver inventato l’arte povera. Una delle sue ultime uscite è avvenuta proprio a Venezia nel 2019 quando ha omaggiato l’amico e il compagno di viaggio Jannis Kounellis. E proprio la Biennale ben presto potrebbe omaggiare una delle figure più importanti dell’arte internazionale e non solo italiana.
Germano Celant morto
La morte di Germano Celant è stata accolta con molto tristezza dal mondo dell’arte internazionale. Il critico e curatore nei giorni scorsi era stato trovato positivo al coronavirus con le condizioni che sono peggiorate nelle ultime ore.
Un decesso che non potrà essere omaggiato nel migliore dei modi per l’emergenza coronavirus. Ma i suoi colleghi ed allievi sono pronti a ricordarlo al termine di questa epidemia. E la Biennale di Venezia potrebbe presto decidere di dedicare a lui una giornata nella prossima edizione.
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